Anche questa devo segnalarla, per motivi tematici strettamente inerenti a questo blog.
Il Twittastoria. Cioè, il #twittastorie. Una cosa Telecom, un po’ di viralità, l’idea di raccontare i posti, e tutti si mettono a poetare, perché 140caratteri abilita.
Archivi categoria: Comunicazione
Comune di Udine, bussola della trasparenza
Paradigmi di comunicazione politica
Una presentazione di Dino Amenduni, con informazioni e punti di vista interessanti sulle nuove forme di gestione del territorio e della partecipazione civica e politica.
Coinvolgimento affettivo delle comunità digitali
“La cosa più importante che la collaborazione consente ai dipendenti è formare legami e connessioni tra loro, ovvero costruire relazioni. Queste relazioni fra dipendenti coinvolti (engaged employees) sono quelle che portano nuove idee all’interno delle organizzazioni. Quanto più i dipendenti possono condividere, comunicare, collaborare e coinvolgersi (engage with) uno con l’altro, maggiore è il flusso delle idee. Queste idee possono essere nuove opportunità di guadagno, strategie di riduzione dei costi, consigli per il miglioramento della produttività, miglioramenti nello sviluppo dei prodotti, eccetera”
I ricercatori identificano innanzitutto una precisa definizione di Engagement: “L’intensità della connessione o partecipazione individuale con un marchio o una organizzazione”. (…) L’Engagement richiede una connessione emotiva tra una marca o una organizzazione e un individuo. Questa connessione emotiva porta all’azione, magari sotto forma di Condivisioni, Like o Tweet dei contenuti associati a prodotti e servizi: una azione propedeutica (o successiva) al loro acquisto. “Dal punto di vista del cliente, l’Engagement significa la volontà di andare oltre il mero atto utilitaristico di consumare, per investire qualcosa nel rapporto”, spiega il Dr. Oullier economista comportamentale. Il neuroscienziato Dr. Ramsøy aggiunge: “L’Engagement è relativo alla volontà o capacità di spendere energia per ottenere qualcosa, energia che viene sottratta ad altri impegni e relazioni”.
Web istituzionale, ma mica ben fatto
Idee
Ho una città con il wifi, un convegno o un evento, una situazione con gente che si muove. Sarà ben possibile inventarsi qualcosa dal punto di vista dei format comunicativi praticabili?
ForumPA con UrbanExperience ci prova.
Oltre al già citato walk show (passeggiate radioguidate attraverso le aree espositive per mostrare, attraverso le voci dei protagonisti, le caratteristiche delle diverse applicazioni innovative nell’ambito della PA), ecco qualche altra proposta di format per FORUM PA 2012:
Mobtagging: consiste nel posizionare lungo il percorso della manifestazione dei codici digitali (detti mobtag, o qr code), per taggare contenuti pertinenti con link al web (a video o audioclip con brevi interviste) o brevi testi informativi.
Whisper talk: il sistema whisper radio (utilizzato per la conduzione radiofonica dei walk show) potrebbe essere utilizzato per degli incontri informali, “ritagliati” all’interno di spazi non “istituzionali”, quindi al di fuori della classiche sale convegni.
Tag Cloud Live: consiste nel visualizzare in una ”nuvola” dei flussi di tweet e selezionare (attraverso una piattaforma dedicata) le tag-parole chiave in una sorta di “quarta parete”…una soluzione ideale per sessioni di brainstorming, incontri pubblici e molti altri contesti di comunicazione pubblica.
Visual thinking: durante un incontro c’è una persona dedicata che “prende appunti per tutti” e i partecipanti possono vedere i risultati di questa azione, che serve a qualificare l’attenzione e facilitare la partecipazione, o direttamente (se gli appunti sono tracciati su pannelli di carta) oppure attraverso degli schermi (se le tavole scritte e disegnate vengono riprese da una telecamera e proiettate).
Videotag: è un particolare format di instant video che si basa sull’integrazione tra parole chiave-tag e una sintetica ripresa audiovisiva realizzata sul campo, durante un evento (durante i walk show ad esempio). La peculiarità sta nella veloce pubblicazione on line (su YouTube e rilanciata sui social media) di video su cui innestare delle tag che sottolineano i contenuti più pertinenti dell’evento.
WikiPD, quasi
UPDATE: massì, dài, ora hanno organizzato meglio l’ambiente e suddiviso le tematiche, con struttura tipo forum
Quel tumblero di un Obama
You can send us a few paragraphs about how your latest phonebanking gig went or why you’re in for 2012. Share the latest chart you saw that made you go “woah.” Ask a question. Upload a photo of 2012 t-shirts or signs you see out in the wild. Pass along jokes, particularly if they’re funny. And if you’re among the Tumbl-inclined, send us posts you’ve published on your own Tumblr that we should look at re-blogging.
There will be trolls among you: this we know. We ask only that you remember that we’re people—fairly nice ones—and that your mother would want you to be polite.
Cartografie e narrazioni per la promozione territoriale
Cartografie e narrazioni per la promozione territoriale
Il sito di riferimento del progetto sopradescritto, denominato Mex, è reperibile al seguente indirizzo http://www.mexproject.it/http://www.mexproject.it/
ScuolaMia, comunicazione scuola-famiglia
Cos’è e a chi è rivolto
Il progetto “Servizi scuola-famiglia via web” rientra nell’ambito delle iniziative condivise tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Dipartimento per la Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Tecnologica.
Obiettivo del progetto è quello di mettere a disposizione strumenti e servizi online volti a favorire la comunicazione tra Scuola e Genitori, semplificare le relazioni amministrative tra famiglie e le istituzioni scolastiche, facilitare la partecipazione delle famiglie alla vita scolastica dei propri figli attraverso la realizzazione di un insieme di servizi innovativi, tra i quali la pagella digitale, le comunicazioni relative alla vita scolastica degli studenti e ai risultati degli apprendimenti, l’agenda di ricevimento dei docenti, la notifica alle famiglie in tempo reale delle presenze/assenze degli studenti e le comunicazioni scolastiche, erogati in modalità multicanale (tra cui web, e-mail e messaggistica sms).
Lo strumento che permette di concretizzare tali obiettivi è il “Portale ScuolaMia”, un contenitore all’interno del quale saranno disponibili i servizi “online” che via via saranno implementati.
Innovatori Jam 2011
C’è un articolo interessante di Riccardo Luna su Repubblica, dove l’ex direttore di Wired elenca i tentativi e le sperimentazioni che negli ultimi mesi hanno riguardato le pratiche italiane e europee di costruire democrazia grazie al web.
Meccanismi comunicativi nuovi, prese di coscienza, piattaforme online per la wikicrazia, Open Data. Partecipazione libera di cittadini che contribuiscono con le idee a migliorare il funzionamento concreto dello Stato, la sua efficienza come macchina amministrativa e la sua efficacia nel provvedere qualità della vita.
“… passare dall’e-gov, il governo che si mette in rete per dare servizi; al we-gov, i cittadini che diventano cocreatori delle politiche pubbliche.”
A un certo punto Luna dice che “non è dai Governi che arriva la wikicrazia”. Nell’ultimo paragrafo dell’articolo si legge che “il governo italiano è assente per ora” nella promozione di simili iniziative partecipative, benché attivo.
La prima frase, a ben vederla, è un capovolgimento logico, perché sono i Governi che arrivano dalla democrazia. I popoli hanno combattuto per avere sistemi di potere sempre più giusti e adeguati alle esigenze e ai diritti dei singoli e delle collettività: se a esempio mancasse la democrazia, quella forma di governo si chiamerebbe dispotismo. Nella parola wikicrazia è poi esplicitamente contenuto il concetto di “partecipazione paritetica”, come condivisione e scambio libero e a tutti accessibile.
I Governi possono promuovere la democrazia, confidando nel miglioramento del sistema. Possono affinare gli strumenti dell’amministrazione del territorio, possono studiare il modo per incrementare la circolazione delle informazioni e delle opinioni (come la Scuola, come la libertà di espressione e di stampa). E possono oggi imparare a ascoltare sempre meglio i cittadini, coinvolgendoli attivamente nella produzione di soluzioni e proposte.
E’ come nel caso degli Open Data: se i governi (Open Government) pubblicassero *tutto*, tutti i dati statistici e tutti gli atti amministrativi etc., i singoli potrebbero utilizzare quei dati per ricavarne delle analisi, degli studi comparativi, perfino delle applicazioni software con cui ottimizzare l’Abitare concreto e quotidiano sul territorio.
Pubblicare i dati sarebbe per i Governi un segnale di apertura alla conversazione, tanto quanto sollecitare la pubblica partecipazione dei cittadini dentro “contenitori di wikicrazia”, affinché possano nutrire con idee e contenuti il dibattito pubblico. Perché i contenuti (le idee) sono di tutti, e offrire dei contenitori governativi per ospitare queste idee è una buona idea, se non vogliamo finire a parlare di queste cose su Facebook, che è un luogo privato e commerciale, mentre questi discorsi devono avvenire in piazza e non nei salotti di qualcuno, e le piazze sono pubbliche.
Ci sono stati in passato esempi di “call for ideas” governativi. La Riforma Brunetta è stata pubblicata lo scorso anno sui siti istituzionali in forma “provvisoria”, sono stati aperti dei forum su cui chiunque poteva intervenire per apportare commenti e suggerimenti, e dopo qualche mese è stata promulgata in maniera definitiva.
Sempre per smentire bonariamente Riccardo Luna sull’assenza del Governo italiano nella promozione di “contenitori di wikicrazia”, segnalo anche una importante iniziativa che si terrà il 13 e il 14 settembre prossimi, a cura dell’Agenzia per la diffusione delle tecnologie dell’Innovazione.
L’iniziativa si chiama Innovatori Jam 2011, sul sito viene descritta come un evento di massa gestito on-line che, attraverso la partecipazione e la collaborazione di migliaia di persone, consente l’emersione e la contemporanea condivisione di idee, valori, best practice e soluzioni ovvero quell’insieme di elementi che costituiscono l’”intelligenza collettiva” di una comunità.
Come in una jam session musicale, L’Agenzia governativa (con IBM) mette a disposizione di 20.000 persone una piattaforma online di discussione, dalla partecipazione libera.
Gli argomenti sono stati suddivisi secondo dieci aree tematiche:
1- Innovazione e internazionalizzazione: Italia degli Innovatori
2- Giovani, talento e merito nella ricerca e nell’innovazione
3- Start up, incubatori, venture capital
4- I ranking dell’innovazione
5- Accessibilità, apps e nuovi canali
6- Digital agenda: open data, cloud computing e banda larga
7- e-commerce & e-tourism
8- Il Codice dell’Amministrazione Digitale
9- Informazione e nuovi canali
10- Le Smart Cities del futuro?
Personalmente curerò in veste di facilitatore le discussioni sull’area di discussione n. 7 (avendo interesse all’innovazione relativa ai sistemi di rappresentazione – cartografia digitale – del territorio) e sull’area 10, sulle Smart Cities. nelle mattine del 13 e del 14 settembre. Magari andrò a sbirciare anche negli altri forum: come NuovoAbitante, sono decisamente curioso.
Per partecipare occorre iscriversi, è gratis; poi il 12 Settembre via e-mail direttamente dai promotori di Innovatori Jam 2011 riceverete tutte le info per contribuire a questa iniziativa.
Su twitter l’hashtag è #ij11.
Jannis al convegno AIF
Web e Pubblica Amministrazione 2° – Licôf
La seconda puntata pubblicata sulla Patrie dal Friûl, dedicata alla webrevolution e alle Pubbliche Amministrazioni.
Web e Pubblica Amministrazione
SECONDE PONTADE
Il Decret leç 82 dal 2005, il prin CAD – vâl a dî Codiç de Aministrazion Digjitâl de legjislazion taliane-, a ben che publicât dome sîs agns indaûr al mostrave za cierts segns di inadeguatece intes soluzions indicadis in mert al ûs dai struments informatics e intai mioraments di introdusi intes proceduris internis des aministrazions. Lis novitâts puartadis dal internet moderni (chel che i disin “web 2.0″) inte gjestion dai flus documentâi e in gjenerâl intes pussibilitâts comunicativis di Istituzions e citadins singui, a imponevin une revision concrete des pratichis di ufici (smaterializazion, o sedi produzion e distribuzion di documents uficiâi in formât digjitâl e no plui in cjarte), insiemi a une serie di incentîfs e sanzions par che lis aministrazions publichis a recepissin in curt lis “rivoluzions” contignudis inte Riforme Brunetta, centrade su la trasparence e su la disburocratizazion.
LA RIFORME BRUNETTA_ Cussì, intal 2010 a àn viodût la lûs sedi lis gnovis Liniis Vuide pe cualitât de Comunicazion publiche des aministrazions publichis, sedi la promulgazion dal gnûf CAD (D.L. 235/2010) tant che pilastri fondamentâl de riforme Brunetta, cuadri normatîf e atuatîf inzornât ae evoluzion tecnologjiche che e à interessât Internet intai ultins agns.
Il Codiç al è in vore dai 25 di Zenâr di chest an, e al previôt une progressive riorganizazion al interni dai uficis par fâ deventâ prassi cuotidiane ce che al jere previodût des gnovis normis.
Dentri di trê mês, lis aministrazions publichis a dopraran dome la Pueste Eletroniche Certificade (Pec) par dutis lis comunicazions che a domandin une ricevude di consegne ai sogjets che a àn declarât in maniere preventive la proprie direzion; dentri di cuatri mês, lis aministrazions a individuaran un sôl ufici responsabil de ativitât di comunicazion telematiche. In sîs mês, lis aministrazions publichis centrâls a publicaran in maniere obligatorie i bants di concors sui propris sîts istituzionâi, e di chi a un an a saran emanadis lis regulis tecnichis che a permetaran di dâ plene validitât aes copiis in cjarte e soredut a chês digjitâls dai documents informatics, dant cussì plene efetivitât al procès di dematerializazion dai documents de PA.
Tant che citadins, di cumò indenant o furnirìn une sole volte i nestris dâts ae aministrazion publiche: e sarà cjame dai Ents locâi in possès di chescj dâts sigurâ, midiant convenzions, la acessibilitât des informazions a chês altris aministrazions che a domandin.
IN TEORIE E IN PRATICHE_ Su la cjarte, il Formez e lis comissions ministeriâls a àn fat un bon lavôr: a son tratâts ben i temis de usabilitât, de acessibilitât, lis metodologjiis e i struments pe progjetazion razionâl e zovevule dai Lûcs web de aministrazion publiche; a vegnin metudis in prin plan lis tematichis de cualitât de comunicazion (trasparence, visibilitât dai contignûts, policy), e je sotlineade la impuartance dai formâts vierts e a vegnin delineâts cierts criteris par solecitâ la espression de valutazion dal servizi de bande dai utents.
In realtât, ancje lis iniziativis legjislativis nomenadis a jerin centradis dal dut e inzornadis su la dibisugne di furnî al citadin, in otiche e-government, une praticabilitât nete e cence ombris di cetant che lis PA a àn par leç di produsi e di publicâ. E in maniere juste, il citadin al jere e al è metût simpri al centri dal procès comunicatîf. Ma in Italie il probleme, lu savìn, nol è ciert fâ lis leçs, che anzit a proliferin cence fermade. Il probleme al è inte lôr aplicazion.
Zirâ il propri fâ in direzion de publicazion e de conversazion al imponarà grues mudaments aes aministrazions publichis, a ciertis prassis magari decenâls di funzionament interni de organizazion di vore. Il “sempliç” ûs de pueste eletroniche al podarès jessi esplosîf, intun sisteme de comunicazion ancjemò basât sul libri dal protocol, dulà che i singui messaçs di pueste eletroniche a àn ancjemò di jessi stampâts par podê jessi archiviâts daûr i crismis de uficialitât dal Votcent. E no crôt che a sedin pôcs i dirigjents e i funzionaris publics che, ore presint, si fasin stampâ i messaçs di pueste eletroniche de segretarie pe leture. Une gjestion serie dai struments e des gnovis proceduris previodudis dal gnûf Codiç de Aministrazion Digjitâl intai Ents locâi e intes scuelis al oblearà lis vecjis proceduris di ufici a stuarzisi fin a crevâsi, a mancul che cualchidun al vedi il cûr di tornâ a cjapâ in considerazion ducj i flus documentâi e otimizâju daûr lis gnovis prioritâts, dadis de comprension dal gnûf habitat digjitâl là che vuê ducj noaltris o vivìn.
Giorgio Jannis
GIOVANIFVG.IT – convegno e workshop a Udine
Domani c’è un convegno alla Fiera di Udine, organizzato dalla Provincia e dalla Regione FVG, per parlare di Cultura digitale, di politiche giovanili, per rilanciare il portale regionale giovanifvg.it.
PRESI NELLA RETE: COME FAR CENTRO NELLA COMUNICAZIONE
La “parentesi Gutenberg”
La rivoluzione digitale è letteralmente una rivoluzione: nel senso che non ci porta in un tempo futuro, ma ci riporta al passato, a prima della stampa e del primato del libro come supporto di verità. L’ era della stampa quindi non sarebbe altro che una parentesi, la ‘’parentesi Gutenberg’’ – Lo sostiene un professore di letteratura inglese della University of Southern Denmark – ”Ora che la parentesi è chiusa, i giornali dovranno farsi in qualche modo un nuovo posto in questo caos comunicazionale dove è difficile decidere sul livello, lo statuto, il valore del messaggio solo in base alla sua semplice forma. L’ essere stampato non è più una garanzia di verità. E il discorso orale non è più sinonimo di errore. I giornali e la stampa dovranno trovare altri segnali, un altro cammino in mezzo a tutto ciò’’ – Quello che forse, osserva Internetactu.fr, facciamo già riscoprendo una soluzione arcaica: non è il supporto che assicura fiducia, ma l’ interlocutore, colui che ‘’parla’’.
Un articolo su LSDI, un’intervista e riflessioni sparse sulle nuove qualità dell’ecosistema della conoscenza odierno.