Decalogo per una Carta Etica Digitale

L’Associazione INNOVATORI promuove una Carta Etica Digitale alla quale si può aderire via mail: tutti i dettagli sono sul sito di Innovatori, presenti in Rete anche con una community “di lavoro” presso questo indirizzo Ning innovatori.ning.com

Il Decalogo prende atto dei cambiamenti sociali profondi avvenuti negli ultimi 25 anni e cerca di stabilire una visione aggiornata delle modalità interattive e delle implicazioni personali – in termini di diritto del cittadino, nonché di comportamenti attenti all’ecologia umana digitale – che possa tutelare e promuovere una certa qualità degli ambienti di comunicazione online.

Si tratta quindi di una indicazione di una condotta etica, la linea delle nostre azioni in questo fare tutto sociale che è abitare la rete, i cui valori sono espressi dall’appello alle “libertà di internet” (trasparenza delle fonti, approccio ecologico rispettoso dell’ambiente tecnologico e interumano, diffusione della Conoscenza, libertà sovrana di espressione) e dalla sua indipendenza da poteri forti ad esempio di tipo commerciale, per garantire Luoghi antropici digitali di socialità dove la discussione collettiva abbia libertà di azione per elaborare la Cultura e progettare il futuro.

Le leggi degli Stati dovrebbero magari aver cura di tenere liberi e puliti questi spazi conversazionali proprio in rispetto della libertà di espressione, anziché cercare a loro volta impauriti dalla Transizione di chiudere cingere stringere normare e controllare un cambiamento troppo veloce e liquido per essere maneggiato con i vecchi strumenti.
Questo Decalogo sembra fin troppo sintetico, ma dietro ogni articolo si può cogliere un preciso problema da comprendere e risolvere, in direzione del’apertura, dello scambio e del rispetto.

Fossi un insegnante delle Superiori passerei una bella ora di lezione a discutere la Carta Etica Digitale in classe.

CARTA ETICA DIGITALE
ottobre 2009
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Art.1 (Opportunità digitale)
A chiunque deve essere universalmente garantita l’opportunità di accedere ad Internet per la diffusione del proprio libero pensiero

Art.2 (Sviluppo)
I Governi favoriscono l’accesso locale ad Internet quale sviluppo democratico della Societa’ dell’Informazione.

Art.3 (Promozione)
I Governi sostengono l’utilizzo di Internet sviluppando procedure di governance che assicurino trasparenza, efficacia e tempestività nei rapporti tra Stato e cittadino.

Art.4 (Rispetto)
Chiunque nell’utilizzo di Internet e’ chiamato al rispetto della risorsa tecnologica nell’interesse proprio e della collettività.

Art.5 (Verifica)
Chiunque nella diffusione di informazioni deve accertare e verificare, prima delle divulgazione delle stesse, la veridicità della fonte.

Art.6 (Segreto)
Chiunque condivide informazioni in Internet non è tenuto a rivelare la fonte dell’informazione se non su richiesta dell’autorità giudiziaria.

Art.7 (Anonimato)
Chiunque può ricorrere a sistemi di anonimizzazione etica qualora il Governo del proprio Paese ponga in atto azioni lesive verso i diritti e le libertà fondamentali dell’uomo.

Art.8 (Compilazione)
Chiunque scrive ed esegue un codice o un algoritmo informatico deve rispettare i diritti personali e patrimoniali altrui.

Art.9 (Standard)
Chiunque scrive ed esegue un codice o un algoritmo informatico deve porre ogni azione affinchè sia possibile garantire l’interoperabilità dei sistemi.

Art.10 (Gratuità)
Chiunque produce e diffonde liberamente la propria conoscenza non è tenuto alla corresponsione di alcuna tassa o esser sottoposto a vincoli di controllo.

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