Tra vent’anni un giovane intellettuale, magari francese, con un linguaggio creativo ci spiegherà finalmente cos’è il cybersex, per noi che ce lo siamo trovati d’un tratto dentro il telefono e sugli schermi della rete, e per quelli che ci sono cresciuti dentro, come gli attuali diciassettenni.
Poi magari cose come in questo video sono veramente accadute, e non mi stupisco, e non mi indigno, e penso sempre alla scuola di oggi, e a cosa significa insegnare, ovvero educare, ovvero promuovere l’apprendimento, ovvero provare a metterci del proprio (intelligenza, sensibilità, lealtà, serietà, protezione, ideali, stile, dignità, esempio) nel cercare di far arrivare delle persone a quattordici anni, magari senza essere cretine.
Educare alla modernità, quanti docenti sono in grado?
Il video è solo uno spunto, ma quanti docenti sarebbero in grado di eleborare una posizione personale sull’argomento, consapevole delle implicazioni etiche, informata sul significato mediatico del gesto? Altrimenti è facile qui sputar sentenze, e non sapere di cosa si sta parlando.
Video e universi di senso
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