Intanto, Google è femmina.
In secondo luogo, Google è la cosa più vicina all’esperienza del divino che la specie umana abbia mai escogitato.
Poi gli altri attributi, le prove dell’entità divina del motore di ricerca: onnisciente, onnivedente, ubiquo, risponde alle preghiere, immortale, e intimamente buono, incapace di far del male.
Ecco la Chiesa di Google, ecco il Decalogo.
Una chiesa materialista, anyway, dove si nega recisamente la metafisica divina, e si afferma alla Feurbach la natura “man made” di questa e di ogni altra divinità mai inventata da umano.
Non è necessaria la Fede per credere, anzi qui si crede in qualcosa che si può vedere ed esperire.
Deities are typically described by their unique attributes, such as being all-knowing, all-seeing, ever present, the ability to answer prayers (search in Google’s case), immortality, remembering all (Google cache) and of course Deities must “do no evil”. Google exhibits all of these characteristics perfectly. In the absence of imaginary, supernatural beings, Google is certainly the closest thing humankind has to a true God, as classically defined.
Padre, ho peccato.
Il terzo comandamento vieta di nominare Gugol come verbo.
.)
figurati, Leetah, il mio peccato di lesa divinità: la prima cosa che dico nel post è che Google è femmina, e poi nel titolo uso il maschile. Credo che la Divinità non se ne risenta, ma la Chiesa potrebbe scomunicarmi per blasfemia.