Quel tumblero di un Obama

Tumblr ha saputo crescere, negli anni. Lentamente, ma costantemente, senza politiche aggressive di lancio, ma sfruttando il passaparola, costruendo un ambiente minimal, gratificando i suoi utenti con un’esperienza a mio parere unica in Rete, dal punto di vista affettivo. 
Tumblr è un posto pieno di storie, a guardare la dashboard sprofondi in mondi altri, insegui dei guizzi, rimani incantato, fuggi il tempo che ti sfugge.
Alcuni ci fanno un po’ di social sopra, ci sono dei botta e  risposta.
E un’altra feature interessante è quella di permettere a altri di postare sul proprio microblog, facendo diventare quella pagina un ambiente collaborativo.
Ovvero, innescare conversazioni tramite l’apporto di tutti.
Ora Barack Obama ha aggiunto Tumblr alla panòplia di strumenti di comunicazione web utilizzati per la sua campagna elettorale, vuole che le persone in perfetto crowdsourcing gli suggeriscano cose e cosette, segnalazioni, discussioni. Partecipazione, coinvolgimento, appartenenza, siam sempre lì.
Il tumblr di Obama lo trovate qui http://barackobama.tumblr.com/.
Quello che intendo sottolineare è il tono della comunicazione scelto.
Dritto, americano, concreto, colloquiale, spiritosetto. Che meraviglia.
Prendete l’ultima frase del post di lancio, a esempio, qui http://barackobama.tumblr.com/post/11867127866/hi-tumblr:

You can send us a few paragraphs about how your latest phonebanking gig went or why you’re in for 2012. Share the latest chart you saw that made you go “woah.” Ask a question. Upload a photo of 2012 t-shirts or signs you see out in the wild. Pass along jokes, particularly if they’re funny. And if you’re among the Tumbl-inclined, send us posts you’ve published on your own Tumblr that we should look at re-blogging.

There will be trolls among you: this we know. We ask only that you remember that we’re people—fairly nice ones—and that your mother would want you to be polite.

Tua madre vorrebbe tu fossi educato, non trollare.
UPDATE via GigiCogo ecco una riflessione professionale sulla strategia e sulla effectiveness, il “ritorno” di tutto questo impegno obamiamo. E’ riferita alla campagna elettorale, ma contiene ragionamenti interessanti su quali grammatiche sono necessarie per comprendere e progettare comunicazione su web.

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