Cultura digitale, flussi di narrazione, socialità in Rete.
Una parola sul dizionario può possedere molti significati, ma è il qui-e-ora della situazione enunciativa, è il reale contesto conversazionale in cui essa viene pronunciata che determinerà il senso di quella parola, fosse anche dentro un libro che dialoga col lettore. E’ il contesto che, selezionando e negoziando i significati pertinenti rispetto all’orizzonte di attese degli interlocutori, stabilisce una certa omogeneità nell’interpretazione e quindi una narrazione nel tempo, grazie alla cooperazione di tutti gli attori coinvolti nella circostanza.
L’editoria, intesa qui come secolare attività umana tecnologica industriale e economica, si accorge in quanto attore sociale dell’inadeguatezza del proprio discorso, del proprio fare attuale. Sono cambiate le circostanze, le pratiche umane della produzione e della fruizione di oggetti culturali, i modi della comunicazione, la forma tutta della società e della socialità.
Oggi c’è la Rete Internet, ovunque, tra di noi. La indossiamo con i telefoni cellulari, siamo permanentemente connessi, i flussi informativi e documentali con cui interagiamo abitano su molti dispositivi e in molti Luoghi digitali. Trattandosi di tecnologie abilitanti, le innovazioni abitano già anche dentro la nostra testa, nel modo in cui pensiamo la progettazione editoriale e la relativa opera di pubblicazione. Anzi, i significati di parole come “libro”, “autore” o “lettore”, “massmedia”, “biblioteca” o “libreria”, “filiera editoriale” hanno già concretamente oggidì assunto un altro senso, alla luce della rivoluzione sociale che il Web e la Cultura Digitale hanno reso possibile.
Vi sono delle nuove caratteristiche tecnologiche da comprendere per i supporti della Conoscenza, c’è un nuovo pubblico e un nuovo mercato, ci sono nuovi ambienti sociali digitali dove tutto riecheggia, nell’incessante Grande Conversazione.
Sono necessarie abilità e competenze aggiornate per il mondo editoriale, a partire da un saper scorgere il cambiamento culturale in atto, al saper ascoltare le conversazioni delle cerchie sociali digitali e delle community, passando per l’acquisizione di nuove tecniche produttive, di rinnovati modelli di organizzazione aziendale e di strategia di mercato, arrivando a padroneggiare il management della reputazione e del proprio abitare in Rete.