Così, Google l’ha fatto. Parlavo l’altro giorno di dispositivi che rendessero visibili i flussi relazionali, auspicando una reperibilità dei contenuti e dei contesti di enunciazione che andasse oltre il semplice tracciare i link tra le persone, ma fosse in grado di mostrare le reti di affinità, l’alone identitario.
Dice Jeff Jarvis che Google ha fondamentalmente sempre fallito nei suoi tentativi di costruire strumenti che insistessero sulla triade Social, Local e Live.
GoogleBuzz interagisce con le reti sociali cui già apparteniamo, tramite la rilevazione dei contatti dalla mail, da GTalk, dal GReader, da Youtube, dalle condivisioni che operiamo con Twitter e Friendfeed (clicca qui per la tua Cerchia Sociale), via GProfile.
GoogleBuzz reca traccia geotaggata dei propri messaggi, funziona interagendo con GMaps installato sul cellulare, ovvero con Latitude.
GoogleBuzz è flusso vivo di conversazione, anche se a mio parere non c’entra molto con GWave o con Friendfeed, vivendo molto più sulla nuvola che ora chiamerei CrowdCloud, e la nuvola tocca terra (e molti paventano diventi nebbia, cioè confusione) dentro la mia GMail, non dentro una pagina web, e un domani anche dentro l’aggregatore GReader, il che mi pare più pertinente per nutrire la nuvola di contenuti che vadano oltre il ciaociao, qui c’è il sole.
Che l’abbiano messo dentro la mail, non è cosa che viene ben vista. si tratta di invasione di luogo privato, per come la casella di posta viene percepita.
C’è da comprendere come funzioni GoogleVoice, come si intende interfacciare l’eloquente territorio (le segnalazioni anche commerciali dentro GMaps) con le reti sociali, nei flussi di lifestreaming.
Vi dirò: l’idea mi piace. Dobbiamo acquisire competenze sul suo significato e sul suo utilizzo concreto, superare l’impressione di caoticità del condividere “tutto con tutti ovunque sempre” (il mio primo buzz), ma si tratta di una porta verso la status-sfera e oltre indipendente dagli “stabilimenti d’umanità” (Facebook e similia), indifferente ai Luoghi, che ci porta ad abitare direttamente la Rete come nuvola relazionale, senza creare account su socialnetwork, ma semplicemente accedendo alla Grande Conversazione con la nostra googleidentità.
Linko giusto Jarvis su BuzzMachine (un precog), un articolo su TechCrunch che prende le mosse dalle reazioni a Buzz di Buchheit, inventore di GMail e Friendfeed, un altro articolo su TechCrunch dedicato agli aspetti social, i Googlisti, una discussione su Friendfeed.