Dopo la tavoletta d’argilla, la pergamena di pelle, poi la carta di canapa di lino e di papiro, poi Fabriano e quindi la stampa, libri e quotidiani, e il discorso si complica. Ma in futuro molto testo prodotto digitalmente rimarrà digitale, e scivolerà eventualmente su e-book moderni e carta elettronica tipo Iliad, oppure apparirà sugli schermi dei nostri cellulari, oramai diventati protesi tuttofare del nostro vedere e parlare, interfacce della socialità biodigitale.
Nessuna paura, è fisiologico. Solo abbiate cura dei vostri ricordi.
Nel frattempo, anche la pellicola fotografica è quasi oggetto da museo.