Dovremmo essere tutti futurologi, e il fascino che hanno sempre avuto le visioni del domani è lì a confermare la vertigine del pensare ciò che potrebbe essere. O ciò che avrebbe potuto essere, ma non fu, nel caso in cui fossimo nella posizione di vivere nel futuro rispetto ai visionari di un secolo fa, e quindi ci permettiamo di giudicare le intuizioni di questi ultimi alla luce delle innovazioni tecnologiche successive.
Che sogno, vero?, poter essere connessi alle news geotaggate del pianeta in maniera multimediale, con i feed che arrivano per posta pneumatica. Da notare anche il pannello di controllo a sinistra, per selezionare le categorie.
L’immagine è del 1911, tratta dalla rivista Life; l’ho trovata qui.
Il movimento inverso, ovvero il bloggare credo fosse fuori dalla pensabilità dell’epoca, o perlomeno il pensiero di poter ciascuno di noi esprimere (liberamente, pubblicamente, globalmente) il proprio punto di vista, stazionava ancora nei regni di una fantasia che nessuno sapeva come tradurre in realtà.