Mashuppando un po’ di mie parole con le sue, Paul dice che personalmente non odia Google, però vuole farsi un’idea veramente personale di ciò che è bene e di ciò che è male. Come può valutare sulla sua pelle quanto la sua vita (digitale e non) dipenda dal mostro di Page e Brin?
Quindi Paul proverà a vivere 7 giorni senza Google, giusto per capire se esistono alternative.
Quindi niente ricerche sul motore principale e derivati: verranno utilizzati piuttosto Altavista, Yahoo e MSN Live.
Niente Gmail.
Niente Gtalk, e nemmeno progetti collegati a Google come lo stesso Firefox: esiste anche Opera.
Niente Google Alert, niente aggregatore di notizie preferito (Google Reader).
Niente Google News e non si cercheranno informazioni su Google Gruppi.
Consapevole delle migliaia di subdole ramificazioni, Paul starà lontano dalla blogosfera italiana ed internazionale per non incappare in un qualsiasi servizio di Feedburner.
Niente IGoogle, ovviamente niente Blogger e niente servizi specifici come ad esempio Google Adsense o Analytics.
Attenzione ora diventa veramente difficile: proibirsi di accedere a YouTube o a siti che hanno ripubblicato qualche video di quella piattaforma. Stessa sorte per Google Video.
No nemmeno a Picasa, alle Google Mappe e qualsiasi altro mash-up che le utilizza.
Paul the Wine Guy ha perfino cancellato il suo account di Jaiku.
Ma soprattutto: avendo fatto un “ultimo” post così, come farà tra una settimana Paul a capire se il picco sugli accessi al blog è dovuto a questa iniziativa sperimentale o alla vendemmia di link che ha messo nel suo post?
E delle mie statistiche, che sarà? Funzionano giochetti così?
funziona, funziona, secondo me.
almeno gli accessi li alzate in due,
zao