Se pensate che stia per raccontarvi della Vespa intesa come mia amante che al momento riposa in garage, vi sbagliate; però se proprio volete ecco qui la roadmap dell’ultimo giretto, assaporato in slow-drive una ventina di giorni fa insieme al mio avvocato/batterista su Primavera ET3 dell’80 e al mio psicologo/chitarrista su Vespa moderna.
Quello che volevo dire in realtà riguarda BrunoVespa®, e alcune modalità interpretative del testo.
Cioè, quando dico testo, immaginatevi tutto quello che riuscite a pensare quando di colpo sentite o leggete la locuzione “BrunoVespa”.
Anzi, per fare le cose precisine, dovreste scrivere l’elenco di tutte le occorrenze della locuzione “Bruno Vespa”, sia come soggetto, sia come predicato; quindi provate a pensare l’insieme di tutte le frasi del tipo “BrunoVespa è/fa x” e tutte le frasi composte secondo lo schema “x è/fa BrunoVespa”. Vabbè. Insomma tutto il pensabile vespiano (e non vespistico, badaben).
Ecco, ora mi vien da pensare che tutti i grandi libri dell’antichità ci sono arrivati grazie alle manine sante degli amanuensi nei monasteri medievali, i quali studiando i testi trovavano comodo prendere appunti proprio a margine del testo, anzi spesso ricopiavano anche i commenti che incontravano, e quindi tutto questa produzione testuale ad un certo punto è esplosa e i Commentari sono diventati un vero e proprio genere letterario a sé stante.
Fondamentalmente, l’interpretazione e la comprensione dei testi classici originali per quelli del 1042 avveniva sempre dentro quella nuvola di significati (l’insieme dei percorsi interpretativi possibili) formata congiuntamente dal testo e dai suoi commentari, e solamente la passione umanistica/filologica del Rinascimento italiano, trecento anni dopo, avrebbe pazientemente provato a districare il ginepraio di questi testi multipli e stratificati.
Quindi, siccome grossomodo tutti avete presente il testo-Vespa, provate a seguire Tamas e Bucknasy mentre commentano la diretta televisiva chattando.
E’ meraviglioso.
A proposito di B.V., una studentessa francese ha fatto un lavoro pazzesco, guarda qui:
UN CERTAIN REGARD A BRUNO VESPA
http://www.wumingfoundation.com/italiano/Giap/giap16_VIIIa.htm#1c