Stavo leggendo qualcosa da Selvaggia Pappalardo, e seguo un link verso le foto della festa di Aldo Montano.
Ho preso da mia madre, ci piace guardare riviste di “figurine” con i fotoreportage del vippume internazionale. Mia madre è anche quella che vi intrattiene sulle dinastie regnanti, con racconti di corna e di figli idioti fin dal 1500; in fondo sono cose che si assomigliano, è sempre “vita mediatica di corte”, sottobosco, giullari e favorite.
Qui siamo appunto alle festa di un moderno cavaliere, distintosi nell’uso della sciabola, che come un Lancillotto mantiene sempre un’ombra di malinconia nei suoi sguardi, dichiarandosi però al contempo fieramente ribelle alle regole imposte, come si evince dal mirabile ciondolo al collo.
Chi ha riflettuto sul punk ne ha compreso l’anima di contraddizione permanente del dire e del detto: ecco a voi quindi il simbolo del dollaro sovrapposto alla croce.
Hanno crocifisso l’economia? Hanno comprato la religione? E’ morto qualcuno? Il Dio Denaro? La Tentazione del Dollaro di risorgere? La santità dei soldi?
E se è Montano ad indossare questo simbolo, in questa circostanza di enunciazione, quale senso assumerà tutto ciò? Che messaggio arriva alle signore che leggono rotocalchi dalla parrucchiera, alle ragazzine delle riviste adolescenziali?
Stimo come persona Montano, si è visto essere uomo di buona educazione là alla Fattoria in Marocco l’altr’anno, forse indugia troppo nel jet-set ma è anche giusto per la sua età… se fosse l’Anticristo?