Ha ragione Fabrizio Pivari, il quale da qualche mese ci porta nella mail le briciole di strategie e prodotti (perlopiù immateriali) della newste economy: si vedono sempre più video in rete per spiegare i nuovi prodotti (mi viene in mente Origami, qualche tempo fa), perché un minuto di video ben fatto spiega quanto due o tre schermate da leggere, anche se ben impaginate.
Ed in più è possibile tirar fuori i trucchi dell’animazione grafica, dei colori, degli oggetti dai comportamenti antropomorfici, di cui esempio tipico è questo carrello della spesa che corre di qua e di là iperattivo e simpatico.
Sì, stiamo parlando della chiusura del cerchio, ovvero del servizio di pagamento online curato da Google, ovvero di Google Checkout: fate una ricerca sul motore, alle risposte scegliete tra i link sponsorizzati sulla destra quelli con il logo del carrello della spesa, comprate tutto, e pagate con transazione sicura via questo servizio di Google, cui siete registrati.
Per me, tra un anno avremo un boom di +20% di spese online in Italia, solo grazie a questo servizio e al fatto che ormai fa tutto google, di cui ci fidiamo perché in realtà non ci vuole vendere nulla, non ci ha mai voluto vendere nulla, ma semplicemente facilitare ed arricchire la vita di esperienze 2.0
Guardate il video.
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