Internet è il futuro, il futuro è internet.
Perché abbiam davanti agli occhi un contenitore capace di contenere tutti gli altri contenitori, ogni media.
E credo che le reazioni del tipo negativo si possano ricondurre all’atteggiamento Amish, a cui può aggiungersi eventualmente l’ala armata del movimento, i Luddisti.
Poi ci saranno gli entusiasti (vi è un dio in loro), e i critici. Però sarebbe interessante porre fin d’ora dei benchmarks, per capire nel 2020 quali cambiamenti d’opinione collettiva e quali cambiamenti nei comportamenti sociali ha provocato l’invenzione della comunicazione planetaria molti-a-molti.
La vedo come un gigantesco scongelamento, di informazioni e credenze e punti di vista e opinioni e idee fino a questo momento bloccate e costrette dentro un’unica mente, oppure una stessa famiglia, oppure una stessa tribù, oppure uno stesso clan, oppure uno stesso popolo oppure dentro una stessa collettività (adlib.).
E’ diminuita la viscosità dell’immaginario collettivo, dell’enciclopedia. Tutto si fluidifica, corre in kbps.
S noteranno idee assolutamente riconducibili solo e soltanto ad una genesi glocale? Saremo in grado di riconoscere la portata d’innovazione di un pensiero nato in una situazione veramente planetaria? Quali stili cognitivi, quali strategie per l’appercezione e l’interpretazionedella realtà nasceranno? Grumi di senso. Nascendo internet, è nato un nuovo pensiero ed un nuovo pensare.